“Scrivere CACTI ha richiesto poco più di un anno. Ho scritto molto intensamente e poi non ho scritto affatto. Ho recuperato vecchie drum machine, ho scritto cose nella mia cucina con la piccola microtastiera che uso sempre e poi ho saccheggiato gli armadi e le stanze degli Invada Studios, per suonare e sperimentare con vecchi sintetizzatori, un pianoforte verticale e uno strano organo. Spero che ognuno trovi la propria narrazione in CACTI. Credo che si tratti di sopravvivere a tutto“.
top of page
PRODUCT
bottom of page