“Forever” è un album scarno negli arrangiamenti e senza la tradizionale ritmica
basso-chitarra-batteria, concepito con l’idea di usare la voce come unico elemento
percussivo e con la presenza, nel tessuto di base di ogni pezzo, di un quartetto d’archi,
il Quartetto Balanescu ensemble, e di due pianisti Michele Fedrigotti e Thomas Bartlettche si alternano nell’esecuzione dei brani.